Cos'è Expolis?

Un Festival da costruire insieme

Un Festival da costruire insieme.

Cercare il contatto, uscire dai teatri, dalle gallerie d’arte, dalle case della cultura, aprire le porte senza la paura di essere imperfetti, attraversare la città, unire le città che la abitano, costruendo una nuova mappa: Manifestando l'Arte, cercando nuove Forme di Relazione, Abitando le Distanze.

Dal 2011 il Teatro della Contraddizione è ideatore del Festival Expolis. ExPolis è strutturato attraverso workshop, spettacoli teatrali, performance, mostre, tavole rotonde, che si tengono in città e nelle varie sedi coinvolte, con la presenza di personalità competenti in campo geografico, sociologico, e delle arti. Lo scopo è sicuramente ambizioso: attivare il territorio, incrementare la partecipazione e la cittadinanza attiva, con i linguaggi delle arti e i metodi della ricerca, per capire cos’è la città, cosa sta diventando, chi la abita.

Questo festival è una provocazione e un'apertura. Una provocazione indirizzata alla cultura messa in vetrina, ridotta ad essere solo merce da banco. Una provocazione contro la realizzazione di grandi eventi che si occupano di mettersi in Expo-sizione mostrando quello che non c’è, che non siamo.

Un'apertura perché nasce proprio dalla discussione sul “fare”, sui modelli di rappresentazione, sul rapporto arte/architettura e società, sui grandi progetti infrastrutturali che investono le città e sulla miriade di piccoli e validi progetti indipendenti, sia locali che internazionali, che quotidianamente aiutano le nostre città a vivere culturalmente, proponendo relazione, domande alternative, contatti che aprono, tentano la trasformazione e rimettono in movimento l’idea di comunità. Il Festival ExPolis è la messa in gioco del rapporto tra artisti, spazi urbani e abitanti con l’intento di percorrere insieme le distanze esistenti e trasformarle in spazi di ospitalità reciproca.

"D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda." Italo Calvino

Dizionario di Expolis

Instabilità

E’ una condizione di confine che può mutare da un momento all’altro, il valore del cambiamento in potenza, la vibrazione, l’oscillazione che presuppone un'altra meta da quella presente. Potrebbe succedere che…

Relazione

L’azione pronta al vuoto, quello spazio, quella pausa a disposizione di un tempo di reazione, che potremmo chiamare dubbio, ascolto, spostamento. Come un dubitare, una ricerca dell’altro, ridefinirsi nello scambio comunicativo.

Esposizione

Mettersi in una posizione o situazione. Porsi fuori, compromettersi, sbilanciarsi, offrirsi alla vista altrui.

Manifestazione d'Arte

Utilizzare il linguaggio dell’arte per Manifestare un’idea per le strade della città. L’artista come medium, ponte che collega le città culturali, sociali, politiche...

Arte Instabile

E’ l’identità artistica o il suo germe che si mette in relazione ad un luogo sconosciuto, inconsueto: la strada, una casa, una palestra di pugilato... L’arte in disequilibrio, in gioco, che abita le distanze e costruisce una città nella città.

Abitare le distanze

“Ospitalità potrebbe essere il nome di un atteggiamento la cui tonalità riduca al minimo le violenze del pensiero di fronte a ciò che non gli è noto, e i cui soggetti non siano prefigurati in una griglia di valore. E’ in gioco la dimensione plurale dell’altro, che sono gli altri, le altre culture, ma anche la capacità di destrutturare il soggetto, cioè il punto di vista da cui guardiamo, creando in esso effettivi spazi di ospitalità o come piace dire a me, di gioco.” Pier Aldo Rovatti